Lo scorso 24 marzo alla Convention del Campo Progressista al Teatro Massimo, il Sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, è stato lapidario: “sulla metropolitana leggera si sta praticando il più grande progetto di speculazione edilizia in corso a Cagliari”. Si riferiva al progetto che dovrebbe collegare Quartu alla città di Cagliari. Parole molto dure che subito hanno destato un ampio dibattito e che ci hanno inevitabilmente portati ad una riflessione su un altro progetto, quello che stiamo seguendo come ente di monitoraggio: ovvero il collegamento Repubblica – Stazione RFI della metropolitana leggera di Cagliari.
Siamo di fronte a due progetti che riguardano la metropolitana leggera di Cagliari e ARST ma si tratta di due progetti per molti aspetti diversi. Quello di Quartu, sconfina dal perimetro del Comune di Cagliari, mentre quello che monitoriamo noi riguarda una tratta esclusivamente cittadina. Una delle polemiche sollevate dal Sindaco Zedda sul percorso di Quartu, descrive infatti un tracciato che passerebbe in mezzo alle campagne con la precisa accusa di essere un progetto di speculazione edilizia. La critica lanciata dal primo cittadino è chiara, perché in questo caso non si tratterebbe di un progetto di trasporto di persone, bensì di un progetto funzionale al fatto che un giorno lì si potrà costruire, “perché una volta che ci costruisci la metropolitana, allora ci devi mettere qualcuno ad abitare, altrimenti chi trasporta?”. I sindaci dell’hinterland si dividono con opinioni contrastanti, ma di fatto, la Regione Sardegna ha accolto la proposta (tardiva) sollevata da Zedda.
Un problema di progettualità e gestione dell’appalto, un problema per certi versi di trasparenza e condivisione. Quello che non accade con il collegamento Repubblica – Stazione RFI della metropolitana leggera di Cagliari.
Il Patto d’Integrità come potrebbe evitare tutto questo?
L’obiettivo ultimo del Patto d’Integrità è quello di rendere più trasparente il processo di una gara d’appalto, a partire dalla progettazione. Rispetto alla versione canonica del patto, con il progetto Integrity Pacts – Civil Control Mechanisms for Safeguarding EU Funds, la DG Regio della Commissione Europea porta l’attenzione anche sugli impegni che si assume la stazione appaltante. Non si tratta più solo di controllare i partecipanti ad una gara d’appalto, ma i riflettori sono puntati su entrambi i soggetti parte del patto (stazione appaltante e partecipanti alla gara) con un elemento di novità che è la presenza di un ente di monitoraggio.
Nel caso della tratta Repubblica – Stazione RFI della metropolitana leggera di Cagliari, l’ente di monitoraggio siamo noi di Transparency Italia. Questo cosa significa? Significa che con la nostra costante presenza nelle diverse fasi dell’appalto, da una parte cerchiamo di verificare, per quanto possibile, che tutto si svolga in modo regolare, dall’altra fungiamo da deterrente a possibili irregolarità. Ma ciò che rende l’appalto meno soggetto a infiltrazioni del malaffare, più trasparente e condivisibile è soprattutto il coinvolgimento e l’attenzione posta dalla cittadinanza. Sulla pagina dedicata all’appalto è possibile infatti trovare documenti e informazioni utili al monitoraggio e nella sezione dedicata alle segnalazioni libere è possibile inviarci anche solo dubbi o commenti sull’avanzamento del progetto.