Il G20 e l’OGP riconoscono il Patto d’Integrità come best practice

Il progetto Integrity Pacts – Civil Control Mechanism for Safeguarding EU Funds è stato ritenuto una buona pratica a livello globale tanto da essere inserito nel Compendio per la promozione della trasparenza e dell’integrità nello sviluppo di infrastrutture, parte integrante della Dichiarazione dei leader del G20. L’importante riconoscimento è arrivato alla fine di giugno, quando i leader del G20 si sono riuniti a Osaka per affrontare le principali sfide economiche a livello mondiale: commercio, trasformazione digitale, clima ed energia, disuguaglianze.

Si tratta del secondo importante riconoscimento a livello internazionale dopo lo European Ombudsman Award for Good Administration.

In Italia, negli stessi giorni, è stato pubblicato il IV Piano di Azione Nazionale per l’Open Government 2020-2021 che introduce, tra le azioni di prevenzione alla corruzione, il Patto di integrità avanzato e nuove sperimentazioni da parte della Regione Siciliana. Action Aid, Amapola e Transparency International Italia hanno partecipato alla consultazione pubblica finalizzata a raccogliere osservazioni e commenti sul draft del IV Piano di Azione, proponendo alcune osservazioni, proprio relativamente ai Patti d’integrità, che sono state in parte recepite e inserite nella versione definitiva del documento.

In Italia il Patto è attualmente implementato in 4 diverse realtà progettuali: una in Regione Lombardia, una in Sicilia nelle Madonie, una in Sardegna a Cagliari e una in Calabria a Sibari. Dopo quasi 4 anni di progetto, molto resta ancora da comprendere sul suo utilizzo in maniera efficiente ed efficace.  Tuttavia, il riconoscimento (anche internazionale) delle sue potenzialità come strumento di lotta e prevenzione della corruzione e la volontà di applicarlo in altri contesti in Italia, conferiscono nuova linfa ed energia al lavoro svolto e al desiderio di portarlo a compimento al meglio.

Per approfondimenti sul summit di Osaka si rimanda al seguente link